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Un nuovo anno per un nuovo progetto: benvenuto 2021!

La sera della vigilia di Natale è un momento magico, particolare: si sente il giorno di festa alle porte, l’atmosfera effervescente è nell’aria, ma non è ancora del tutto manifesta.

Gli adulti si preparano a una giornata di condivisione, di rituali, di riposo e tranquillità, impacchettando doni e cucinando sfiziosi manicaretti, i bambini sono in trepidazione per la magica notte che li aspetta, che mentre dormiranno farà apparire regali ed esaudire desideri che hanno confidato a una lettera speciale.

È in questa energia di attesa al bello, di eccitazione, di radicamento al presente in questi giorni di solstizio di inverno, in cui la luce ricomincia a crescere sconfiggendo il buio, che inizio un nuovo quaderno, una nuova fase della mia vita, in cui, insieme al portare avanti la visione diventata realtà di una vita comunitaria per me e la mia famiglia, comincio a creare e fare spazio nella mente e nel cuore un nuovo progetto di vita: ciò che voglio portare nel mondo.

In questo periodo di grandi incertezze per tutti, noi ci ritroviamo a navigare in mare aperto: in un paese per noi ancora poco conosciuto, su un terreno di transizione, in cui stiamo bene ma che sappiamo non essere la nostra base in un futuro a lungo termine, in un momento lavorativo di attesa in cui si spera che la prossima primavera si aprano possibilità remunerative per Tomas in Svizzera o in Italia, per noi pensare al futuro è una medaglia a due facce.

Se una faccia ci mostra l’imprevedibilità dei tempi che verranno, l’altra ci presenta l’aprirsi di nuove visioni: abbiamo davanti a noi la possibilità di creare un progetto qui in Portogallo partendo dai nostri talenti e abilità, basandoli sui nostri principi etici, e adattandoli alla nuova vita che ci siamo scelti.

Ora che abbiamo costruito qui il nostro spazio di vita, ci piacerebbe piantare le fondamenta anche per una base lavorativa che ci dia gli strumenti per mantenerci.

Tornare in Italia la prossima primavera, seguendo Tomas nei suoi impegni lavorativi, vorrebbe dire riabbracciare tante persone care, ma anche interrompere un percorso di radicamento qui tra noi e sul territorio: non ci alletta l’idea che Tomas ritorni per quattro o cinque mesi in Italia senza di noi, e di stare separati così tanto tempo, tuttavia è una delle possibilità che stiamo valutando, anche per ottimizzare i guadagni che, speriamo, otterrà.

Il mese di dicembre è stato un tempo di dubbi e domande su scelte piccole e grandi, che si sovrastavano una sull’altra e a volte mi impedivano di dormire, le ansie mi hanno causato dolori fisici, e vortici di pensieri senza forma mi hanno annebbiato la mente.

Il momento del solstizio è stato una possibilità per guardare nelle tenebre dei ragionamenti razionali che ci preoccupavano, lasciarle andare, e affidarci a ciò che succederà con fiducia e centratura.

Abbiamo scelto di accettare di non sapere, di rimanere leggeri e agire per mantenere aperte le varie possibilità che ci si presenteranno: rimettere in strada il nostro Icaro per un giro se ci sarà l’occasione, ottimizzare con pochi ritocchi la nostra sistemazione qui con una bella veranda in legno e una cucinetta esterna, e direzionare le nostre mani e il nostro cuore verso piccoli passi di creazione: accordarci con David per poter lavorare un orto, portare avanti il progetto di apprendimento libero con il gruppo di bambini, lavorare sull’autoproduzione di ciò che necessitiamo e, ultimo ma non ultimo, lavorare corpo mente e cuore perché un nuovo progetto prenda forma.

Il tempo è tempo, la direzione che decidiamo di intraprendere traccia un percorso che ci avvicina ai nostri desideri e obiettivi, e ogni cosa avverrà e si avvererà al momento opportuno.

Il giorno di Natale è finalmente arrivato, la mezzanotte del 31 dicembre segna l’inizio di un nuovo giro intorno al sole, e di un futuro che ci aspetta.

Passiamo questi giorni importanti intorno al fuoco, insieme alla nostra grande famiglia, in un non spazio e un non tempo in cui tutto è perfetto: le fiamme che ci scaldano, la pioggia che ci bagna, le risate e la musica che ci uniscono sempre di più.

Il 2020 è stato un anno straordinario. Il mio e nostro augurio per il 2021 che sta iniziando è una speranza di trasformazione, cambiamenti, realizzazione dei desideri più profondi e puri di ognuno di voi, e di noi.

Cosa ci inventeremo? Tutto è possibile se solo iniziamo a immaginarlo.

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